Teatro Aycardi
"Un piccolo teatro sì, ma elegante vi fu fatto edificare - scriveva Goffredo Casalis nel 1840 - in sul principio di questo secolo da varie persone di questa città a proprie spese".
Le più importanti famiglie di Finalborgo, nel 1803 avevano, infatti, stilato un programma con l'intento di dotare la città di "un conveniente locale" che contribuisse ad abbellirla, "all'istruzione della gioventù, ed a formare i buoni costumi". Il teatro, capace di 250 posti distribuiti in 24 palchi e una piccola platea, fu ricavato utilizzando l'Oratorio dei Padri delle scuole Pie, secondo il disegno dell'ingegnere Nicolò Barella.
Lungo l'Ottocento, ospitò con buona regolarità compagnie di prosa e di musica. Come fatto indicativo della grande passione dei finalborghesi per la musica, si ricorda l'allestimento da parte dei filodrammatici locali di un'opera appositamente scritta per l'Aycardi, L'empirico ed il Masnadiero, su libretto di Lazzaro Damezzano e con la musica di G.B. Oldoini, nel 1845. Nella seconda metà dell'Ottocento non mancarono rappresentazioni delle più celebrate opere di Bellini, Donizetti e Verdi. Nel Novecento il teatro fu utilizzato soprattutto dai filodrammatici locali, dai circoli culturali, e dall'Accademia Filarmonica.
Il Teatro Aycardi fu chiuso per inagibilità nel 1965.
Dopo un lavoro di recupero integrale, il 18 maggio Maggio 2019 si è svolto il concerto di riapertura del Teatro.
Dopo un lavoro di recupero integrale il Teatro è ora aperto alle visite nell'ambito del Progetto Museo Diffuso del Finale.
Per maggiori informazioni e prenotazioni per gruppi e scuole: tel. 019 690020 - info@mudifinale.com